JPMorgan effettua la prima transazione blockchain sul registro pubblico

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JPMorgan – la più grande multinazionale di servizi finanziari degli Stati Uniti – ha effettuato la sua prima transazione blockchain pubblica.

Questa prima transazione di bond tokenizzati al di fuori delle proprie tradizionali reti proprietarie, sviluppate fino ad ora esclusivamente per l’uso con i propri clienti, rappresenta un momento cruciale non solo per JPMorgan, ma per l’intero ecosistema finanziario globale.

La multinazionale statunitense di servizi finanziari con sede a New York, infatti, ha così aperto le porte a un futuro più trasparente e decentralizzato. Si tratta di un cambiamento che potrebbe accelerare la transizione della finanza tradizionale verso soluzioni on-chain sempre più aperte e condivise.

Il ruolo di Chainlink e Ondo Finance nella prima transazione blockchain pubblica

L’adozione del registro pubblico da parte di JPMorgan è avvenuta utilizzando il servizio Oracle Chainlink e la piattaforma focalizzata sulla tokenizzazione Ondo Finance.

Kinexys, la divisione blockchain di JPMorgan precedentemente nota come Onyx, ha sviluppato questa iniziativa per migliorare il trasferimento di denaro, il regolamento degli asset, la liquidità e i ricavi per aziende e istituzioni finanziarie.

Fin dal lancio, Kinexys ha gestito transazioni per 1,5 trilioni di dollari, registrando un aumento di dieci volte nei volumi di pagamento. A seguito dell’annuncio, i token Chainlink (LINK) e Ondo Finance (ONDO) sono aumentati rispettivamente del 24% e del 21%, riflettendo una forte reazione del mercato.

Questo sviluppo sottolinea l’impegno di JPMorgan nello sfruttare tecnologie blockchain innovative per migliorare i servizi finanziari, segnando un’importante svolta verso una maggiore integrazione della blockchain nel mondo della finanza mainstream.

Cosa rappresenta la prima transazione blockchain pubblica per la finanza mondiale

La recente mossa del colosso bancario statunitense JPMorgan rappresenta un cambio di paradigma per l’intero settore finanziario.

Non si tratta di un semplice test, ma di una prova concreta delle potenzialità della DeFi nel mondo reale. Il concetto di Proof of Concept, qui, viene superato: ci troviamo davanti a una prima concreta apertura della TradFi alla DeFi.

Per comprendere la portata dell’evento, è utile ricordare che JPMorgan ha sempre fatto leva su un’infrastruttura blockchain privata, in quanto riluttante verso le criptovalute, a causa dell’incertezza normativa.

In parole povere: il rischio di multe miliardarie aveva spinto molte società a posticipare o abbandonare i propri progetti crypto.

Tuttavia, la crescente chiarezza regolamentare, con il possibile ritorno di un’amministrazione pro-innovazione, ha favorito un clima più favorevole e ha riaperto la strada al ritorno delle istituzioni nel settore. Dopo anni di “pressioni” normative sotto l’amministrazione Biden, il ritorno alla Casa Bianca di Trump sembra aver ben favorito un’inversione del trend.

I segnali sono numerosi: ve ne citiamo uno?

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Per gli addetti ai lavori di JPMorgan, tuttavia, la prima transazione blockchain pubblica non sarebbe figlia del momento politico, visto che i primi contatti con Chainlink risalirebbero a due anni fa.

Come evolverà l’adozione delle criptovalute nella tradFi

Resta ora da vedere come evolverà l’adozione: JPMorgan seguirà davvero la strada delle blockchain pubbliche oppure tornerà a chiudersi in ambienti isolati?

Ciò che è certo è che la linea di separazione tra finanza tradizionale e decentralizzata non è mai stata così sottile.

Questo cambiamento istituzionale potrebbe introdurre un nuovo sistema di pagamenti interbancari basato su criptovalute, ponendo le basi per un’infrastruttura finanziaria globale on-chain.

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