Il Paris Saint Germain è il primo club a inserire bitcoin nel proprio bilancio

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Dal palco della Bitcoin Conference di Las Vegas di fine maggio, il Paris Saint-Germain ha annunciato ufficialmente di detenere bitcoin nel proprio bilancio, segnando un netto cambio di paradigma nella gestione patrimoniale di una società sportiva.

I neo campioni d’Europa hanno deciso di puntare sulle criptovalute, convertendo parte delle proprie riserve di liquidità già a partire dallo scorso anno, con l’obiettivo di diversificare i propri fondi finanziari. Lo ha spiegato Pär Helgosson, a capo di Psg Labs, la divisione tecnologica e di venture capital del club, segnando un punto di svolta nel legame sempre più stretto tra sport e crypto.

Ma a quanto ammonta l’investimento in bitcoin del Paris Saint Germain?

La società non lo ha specificato, ma secondo alcuni media che hanno diffuso la notizia si tratterebbe di circa 120 bitcoin, per un valore di mercato attuale intorno ai 12,5 milioni di dollari.

Criptovalute: la strategia del Paris Saint-Germain

Questa mossa non ha solo implicazioni finanziarie, ma apre anche una nuova fase nella narrazione dello sport come piattaforma globale di comunicazione, investimento e posizionamento ideologico.

La scelta del Paris Saint-Germain di inserire bitcoin nel proprio bilancio si incastra nella più ampia strategia di innovazione del club, risultando non affatto casuale: l’80% della fanbase parigina, infatti, ha meno di 34 anni, ovvero un target giovane che maneggia il linguaggio delle criptovalute con naturalezza.

Lo scopo è quello di avvicinarsi alle abitudini della parte più ampia della fanbase del club, una generazione digitale che non riconosce il dollaro come unico riferimento economico; l’investimento in crypto, però, non è l’unica mossa della società in questa direzione.

Da tempo, infatti, il Paris Saint-Germain ha emesso anche un Fan Token utilizzato dai tifosi per partecipare a sondaggi e promozioni esclusive che ha già avuto modo di confermare il proprio potenziale di engagement.

Criptovalute e sport: un connubio in evoluzione

Sebbene sia il primo club professionistico ad aver ufficializzato l’investimento, quello del PSG non è un caso isolato: secondo le stime, il 43% delle sponsorizzazioni cripto nel mondo dello sport per la stagione 2024/25 riguarda il calcio, con un balzo del 64% rispetto all’anno precedente.

Sempre più club vedono nella blockchain un mezzo per aumentare la trasparenza, rafforzare la fidelizzazione dei tifosi e ottimizzare la gestione delle risorse.

E in Italia, come si inseriscono le criptovalute nei contesti sportivi?

Nel 2018, il Rimini FC ha venduto il 25% delle quote a una società con pagamento in Quantocoin. Abbiamo poi invece l’esempio del Vesta Calcio, realtà romana il cui Presidente è un grande esperto di blockchain e che ha quindi un particolare occhio di riguardo verso il mondo crypto.

In un contesto in cui anche le valute digitali stanno prendendo sempre più campo, il calcio, da sempre laboratorio sociale ed economico, potrebbe rivelarsi ancora una volta terreno fertile per l’innovazione, attraverso una dinamica che dimostra come le criptovalute nei contesti sportivi abbiano anche una dimensione emozionale, direttamente influenzata dai risultati sul campo.

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